Molti si saranno chiesti almeno una volta perché il Louvre di Parigi ha una forma a piramide di vetro. Nessuno sa che cosa si nasconde dietro: ecco che cosa sapere.
Ogni volta che si pensa alle piramidi è normale e naturale che la mente va all’antica civiltà egizia, visto che sono uno dei simboli più emblematici dell’Egitto. Si tratta di maestose strutture realizzate per usarle come tombe per i faraoni. Ancora oggi queste bellissime e maestose opere d’arte attirano milioni di persone in tutto il mondo, le quali sono affascinate dalla loro imponenza e dal mistero.

Detto ciò, in molti si saranno chiesti per quale motivo il museo del Louvre di Parigi è rappresentato con la piramide di vetro, visto che apparentemente non c’entra niente con la cultura egizia. A dir la verità, come in molti già sapranno, si tratta di un’opera piuttosto recente, visto che è stata realizzata tra il 1985 e il 1989 da Ming Pei, un famoso e stimato architetto sino-americano Ieoh.
L’edificio a forma di piramide nel cortile Napoleone del museo era inizialmente parte di un progetto di ristrutturazione più importante chiamato Grand Louvre, che proprio in quel decennio modernizzo il museo. Ma per quale motivo è stata scelta la piramide? Andiamo a vedere che cosa c’è dietro tale decisione.
Perché al museo Louvre di Parigi è stata scelta una piramide di vetro: il motivo
La piramide di vetro che si trova davanti al museo del Louvre di Parigi misura 35,42 metri di larghezza per 21,64 di altezza ed ha la stessa grandezza della Grande Piramide di Giza che si trova in Egitto. La sfida principale quando venne realizzata è stata quella di trovare un vetro molto trasparente, così da consentire di guardare il palazzo in tutta la sua bellezza, sia dentro che fuori.

Dopo due anni di ricerca intensa e studio, furono usati circa 2000 metri quadrati di lastre in vetro spesse 21 millimetri. Ed è attualmente una delle strutture più belle e simboliche mai state realizzate nell’era moderna. Non tutti sanno che Ming Pei decise di scegliere questo importante simbolo della cultura egizia per stupire e innovare, riuscendo quindi anche a modernizzare l’ingresso del museo.
C’è da aggiungere anche che nel progetto fu realizzata la Richelieu, una nuova ala espositiva, oltre ai vari depositi sotterranei per conservare le collezioni. Ovviamente, come accade in tutte le cose, la scelta della piramide fu divisiva, in quanto non furono tutti d’accordo. In tantissimi la ritenevano poco coerente con tutto il museo, alimentando così polemiche e dibattiti.
Tuttavia, con il passare del tempo la piramide iniziò a diventare popolare non solo in tutta la Francia, ma in tutto il mondo, tanto che oggi è uno dei maggiori simboli del museo, fotografata da ogni visitatore.