Entrare qui non è per tutti: questa chiesa mette i brividi a chiunque osi varcarne la soglia – VIDEO

Esiste una chiesa alquanto macabra che, se per alcuni può sembrare inquietante, in realtà non è mai stata sconsacrata: ecco la sua storia e cosa si trova al suo interno.

Il nostro è un Paese ricco di cultura e mistero. Ogni angolo d’Italia custodisce arte, racconti e luoghi capaci di far riflettere. La chiesa di cui stiamo per parlare è degna di attenzione, anche se non tutti hanno il coraggio di entrarci.

Chiesa macabra con riflesso della luce che entra dalla finestra
Entrare qui non è per tutti: questa chiesa mette i brividi a chiunque osi varcarne la soglia – VIDEO – cronacacaserta.it

È la Chiesa dei Morti, che in passato si occupava della sepoltura degli emarginati e di chi non aveva una famiglia. Un atto nobile, visto che altrimenti molte persone non avrebbero avuto diritto a un funerale rispettoso. Ed è proprio da questo luogo che scienza e mistero si intrecciano, per spiegare (o almeno provare a dare un senso) a un fenomeno tanto affascinante quanto inquietante.

Qui i corpi non si decomposero mai; al momento della riesumazione, infatti, si scoprì una realtà sorprendente che portò a esporre le mummie all’interno della chiesa, tuttora consacrata. E se non tutti trovano il coraggio di visitarla, è innegabile che si tratti di un luogo capace di affascinare chiunque, mostrando uno scorcio di una realtà che sembra ancora viva – in tutti i sensi.

Una confraternita, una missione e un mistero emerso per caso: cos’è la Chiesa dei Morti

Nel cuore di Urbania, nelle Marche, esisteva un tempo una confraternita con un compito tanto semplice quanto umano: garantire una sepoltura dignitosa a chi non aveva nessuno. Poveri, sconosciuti, emarginati. Nessuno doveva essere dimenticato. Era la Confraternita della Buona Morte, e fu proprio grazie a questa realtà che nacque la Chiesa dei Morti. Il nome, oggi, suona macabro, ma all’epoca era simbolo di pietà.

Mummie esposte nella Chiesa dei morti a Urbania
Una confraternita, una missione e un mistero emerso per caso: cos’è la Chiesa dei Morti (credit: FB @Chiesa dei morti di Urbania) – cronacacaserta.it

La vera svolta arrivò però nel 1804, quando l’Editto di Saint-Cloud obbligò a spostare i cimiteri fuori dalle mura. Durante le riesumazioni, avvenne qualcosa di inaspettato: alcuni corpi, sepolti lì da decenni, erano rimasti praticamente intatti. Pelle, capelli, lineamenti. Nessuna decomposizione. Nessun odore. Un fenomeno talmente straordinario da far pensare inizialmente a un miracolo. Ma dietro, come spesso accade, c’era qualcosa di più terreno.

 

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Col tempo, e con l’aiuto della scienza, si è scoperto che la mummificazione dei corpi non era frutto di tecniche artificiali, ma di un processo del tutto naturale. Il terreno attorno alla chiesa, ricco di specifici microrganismi e muffe particolari, favoriva un’essiccazione quasi istantanea, bloccando il normale processo di decomposizione. In pratica, un FAP naturale ante litteram: le condizioni del suolo agivano come un filtro biologico che impediva alla materia organica di marcire.

Questa scoperta, affascinante e inquietante allo stesso tempo, ha trasformato la chiesa in un museo della morte viva dove è possibile scoprire la storia delle 18 mummie al suo interno. I corpi – oggi visibili dietro teche di vetro, disposti in cerchio dietro l’altare – sono diventati una testimonianza di quanto la natura possa sorprendere, anche nei suoi aspetti più oscuri.

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